Come scelgo un prodotto adatto alle mie esigenze di sicurezza ?
E' una domanda che mi sento rivolgere spesso e che tra l'altro è anche quella più importante.
Qual è il mio consiglio per scegliere una porta blindata?
Non esiste una risposta univoca ne tanto meno una formula magica ma per rispondere al quesito, in nostro soccorso arriva la serie di norme europee Env 1627/30 per la certificazione anti
effrazione.
Certo la 1627/30 non descrive direttamente cosa ci serve per rendere più sicure le nostre abitazioni o uffici ma classifica i prodotti della sicurezza passiva in
base a determinati test.
La definizione esatta per la Env 1627 come riportato dalla norma medesima è:
La norma specifica i requisiti e i sistemi di classificazione per le proprietà della resistenza all'effrazione di porte, porte pedonali, finestre, facciate continue, inferiate e
chiusure oscillanti.
Quindi tutto ciò che protegge i punti di accesso alla nostra abitazione o ufficio può essere dotato di
idonea certificazione anti effrazione.
Ho utilizzato "può essere" perché la certificazione anti effrazione è volontaria, il produttore decide in autonomia se testare o meno i propri prodotti.
E' anche vero che tutti, con esclusione dei piccoli fabbricanti, hanno certificato i loro prodotti, la motivazione è riconducibile ad una scelta di marketing ed anche soprattutto
legata alla riconoscibilità delle caratteristiche del prodotto da parte dell'utente finale.
In definitiva avere un prodotto certificato aiuta a posizionare e a vendere meglio è più chiaramente il prodotto sicurezza.
Quindi la certificazione è così importante ?
Certo, proprio perché ci permette di capire quanto è resistente un prodotto.
Infatti se volessimo basare le nostre scelte considerando gli spessori delle lamiere e dei tubolari, i punti di chiusura, il tipo e la qualità delle serrature, le fattezze di telai e
controtelai, per non parlare anche delle differenti modalità tecniche costruttive,
ci ritroveremmo in una giungla di termini, misure, materiali e tecnicismi difficilmente comprensibili dall'utente finale.
La normativa Env 1627/30 classifica i prodotti testati in 6 classi di appartenenza:
Classe 1: lo scassinatore casuale tenta di accedere utilizzando attrezzi piccoli e semplici e la forza fisica.
Si tratta di un ladro opportunista che non ha informazioni sulla resistenza del prodotto ed è preoccupato dal rumore e dal tempo.
Classe 2: lo scassinatore casuale e opportunista utilizza in aggiunta attrezzi semplici come giraviti, cunei e tenaglia.
Si tratta di un ladro opportunista che non ha informazioni sulla resistenza del prodotto ed è preoccupato dal rumore e dal tempo.
Non ha cognizione della probabile ricompensa
Classe 3: lo scassinatore tenta di sfruttare le opportunità e utilizza in aggiunta un piede di porco, un piccolo martello e un trapano
manuale.
Ha una cognizione grossolana del grado di resistenza ed è preoccupato del rumore e del tempo.
Non ha cognizione della probabile ricompensa
Classe 4: Si tratta di un ladro abile che utilizza in aggiunta strumenti come un pesante martello, ascia, cesoie e trapano a batteria.
Il ladro prevede una buona ricompensa, è risoluto ed è meno preoccupato dal rumore che produce per un tempo maggiore.
Classe 5: lo scassinatore è un professionista esperto che in aggiunta utilizza attrezzi elettrici di media potenza come trapano,mola
angolare,seghetto alternativo ecc.
Il ladro prevede una ottima ricompensa, è risoluto, ha ottima conoscenza del livello di resistenza all'effrazione ed è poco preoccupato dal rumore che produce per tempi più
lunghi.
Classe 6: Lo scassinatore esperto utilizza attrezzi elettrici molto potenti .
Il ladro conosce esattamente l'ammontare della ricompensa, è risoluto, ben organizzato ed è preparato ad affrontare sistemi di difesa di alta resistenza, non è preoccupato dal rumore e
opera con tempi maggiori.
Generalizzando:
le classi 1 e 2 sono indicate per prodotti installati in abitazioni in città con basso rischio e a difesa di beni di poco valore
la classe 3 è indicata per le villette di periferia, uffici e appartamenti con rischio più alto e a difesa di beni di medio valore
la classe 4 è indicata per ville, appartamenti e uffici ad elevato rischio e a difesa di beni di notevole valore
le classi 5 e 6 sono indicate per installazioni in banche, gioiellerie e uffici postali
Il mio consiglio per come scegliere una porta blindata è legato quindi al luogo dove deve essere installata la porta e cosa deve difendere.
La classe 3,in generale , è una buon compromesso tra prezzo e resistenza ma con una piccola cifra in più si può optare per la classe 4 infatti, considerando che la porta blindata è un bene destinato a durare almeno 20 anni,poche centinaia di euro si ammortizzano facilmente.